Nuovo Patto per il Lavoro della Regione Toscana
È stata adottata dalla Regione Toscana la delibera n.111 del 7 febbraio 2022 in cui sono contenuti gli indirizzi per la sperimentazione di un Nuovo Patto per il Lavoro.
Nella complessa situazione attuale la Regione Toscana sente come assolutamente prioritaria la necessità di un forte rilancio delle politiche attive del lavoro per la ripartenza e al fine di mitigare le disuguaglianze e le criticità ulteriormente acuitesi. Il Nuovo Patto per il Lavoro in Toscana prevederà pertanto la sperimentazione di una vasta gamma di strumenti volti a favorire l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro dei disoccupati, oltre che nuova occupazione. Il Patto si integrerà con il nuovo Programma Nazionale per la Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (GOL) e il Piano Nuove Competenze, finanziati nell’ambito della Missione M5, componente C1, tipologia “riforma”, intervento “1.1 Politiche attive del lavoro e formazione”, del PNRR, con il prossimo PON “Giovani Donne e Lavoro” e con la Programmazione Regionale FSE+ 2021/2027, ampliando quindi i possibili strumenti di politica attiva e le tipologie di destinatari raggiungibili.
Tra gli strumenti di politica attiva messi in campo segnaliamo i contributi per la fase di “strat up” di impresa, che verranno concessi a fondo perduto alle imprese da costituire o di recente costituzione nell’ambito territoriale della Regione Toscana per le spese sostenute in fase di “start up”.
Possono essere beneficiari del finanziamento soggetti che hanno aderito al Patto sottoscrivendo un Piano di ricerca intensiva dal quale risulti la motivazione avviare una nuova impresa, con sedi/unità operative site in Regione Toscana e che dovranno impegnarsi a costituirsi e ad avviare a tutti gli effetti l’attività (quali titolari o amministratori) entro un congruo termine dalla data di presentazione della domanda.
L’intervento intende finanziare quelle attività dotate di alcuni elementi sostanziali che le rendano potenzialmente idonee a mantenersi nel tempo e a creare quindi un’occupazione stabile sul territorio: saranno pertanto oggetto di valutazione l’esperienza posseduta dai soggetti coinvolti in materia di attività imprenditoriali in senso lato, e le competenze tecniche specifiche legate all’attività dell’impresa finanziata.
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